VIAGGIO IN PIEMONTE
Il PIEMONTE tra le RESIDENZE REALI, i MUSEI di TORINO, l’ESPLOSIONE dei RODODENDRI della BURCINA e dell’OASI ZEGNA, gli AFFASCINANTI LUOGHI SACRI della SACRA di SAN MICHELE e del SACRO MONTE di VARALLO accompagnati da una guida d’eccezione il prof. Giovanni Carlo Federico Villa
MARTEDI’ 17 MAGGIO
ORE 8 Partenza in pullman privato da Vicenza Hotel Campo Marzio e trasferimento a Venaria Reale
ORE 12 Pausa per una seconda colazione inclusa e, a seguire, visita guidata del complesso. La Venaria Reale è un unicum ambientale-architettonico dallo straordinario fascino, uno spazio immenso, vario e suggestivo, dove il visitatore non può che restare coinvolto in atmosfere magiche raccolte in un contesto di attrazioni culturali. La Venaria Reale è il borgo antico cittadino, scrigno di eventi e vicissitudini storiche; è l’imponente reggia barocca che, con i suoi vasti Giardini, rappresenta uno dei più significativi esempi della magnificenza dell’architettura e dell’arte del XVII e XVIII secolo; è il Parco della Mandria, una delle maggiori realtà di tutela ambientale europea in cui vivono liberamente numerose specie di animali selvatici.
ORE 18 Trasferimento a Torino e sistemazione presso l’Hotel NH Collection Piazza Carlina****. Cena in un ristorante selezionato e pernottamento.
MERCOLEDI’ 18 MAGGIO
ORE 8.40 Dopo la prima colazione in albergo incontro con il prof. Giovanni Carlo Federico Villa che ci accompagnerà per una passeggiata guidata del centro storico di Torino con particolare attenzione a Palazzo Madama di cui il prof. Villa è il direttore. Palazzo Madama vanta una storia secolare e gloriosa, ed è uno degli edifici più rappresentativi del Piemonte, se non di tutta Italia. Il sito architettonico è oggi patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, ed è sede del Museo Civico di arte antica. Dove oggi sorge questo maestoso edificio, ai tempi dei romani si trovava la Porta Decumana, che permetteva l’accesso della città dal lato del Po. Dopo la caduta dell’Impero d’Occidente, la porta fu trasformata in fortezza a scopo difensivo. Nel XIII la fortezza fu acquisita dai Marchesi di Monferrato e poi dai Savoia nel XIV secolo. Furono i Savoia che procedettero all’ingrandimento e all’abbellimento dell’edificio che raggiunse il suo massimo splendore nel 1637, quando Maria Cristina di Borbone di Francia, reggente dei Savoia, fa del palazzo la sua residenza lussuosa e sfarzosa sia all’esterno che all’interno. Il nome odierno di Palazzo Madama si deve invece a Maria Giovanna Battista di Savoia- Nemours che, insieme a Filippo Juvarra, iniziò un grandioso progetto in stile barocco, del quale però fu completata solo la facciata. Dopo il ritorno dei Savoia, nel 1822, l’edificio fu adibito a osservatorio astronomico. Carlo Alberto ne fece la sede della Pinacoteca Regia e Senato Subalpino la cui ultima seduta fu nel 1864. Oggi Palazzo Madama ospita una vasta collezione di sculture e opere d’arte (Museo Civico d’Arte Antica) dei diversi secoli della sua storia, oltre a una delle più importanti collezioni di porcellane al mondo.
ORE 12.30 Tempo a disposizione per una seconda colazione libera.
Ore 14 Trasferimento da Piazza Castello alla Sacra di San Michele (40 km)
ORE 15 Visita guidata della Sacra di San Michele o Abbazia di San Michele della Chiusa.
Si tratta di un complesso architettonico arroccato sulla vetta del monte Pirchiriano, all’imbocco della Val di Susa costruita tra il 983 e il 987 Collocata su un imponente basamento di 26 metri a 960 metri di altitudine s.l.m., affacciandosi dalla cima del monte Pirchiriano sul confine fra le Alpi Cozie e la Pianura Padana, è il monumento simbolo del Piemonte e una delle più eminenti architetture religiose di questo territorio alpino, prima tappa in territorio italiano della via Francigena. Dal XII al XV secolo visse il periodo del suo massimo splendore storico, divenendo uno dei principali centri della spiritualità benedettina in Italia. Nel XIX secolo vi fu insediata la congregazione dei padri rosminiani. Nel 2015, il sito è stato uno dei vincitori del concorso fotografico mondiale Wiki Loves Monuments. Lo scenario monastico ha largamente ispirato il romanzo storico di Umberto Eco “Il nome della rosa”.
ORE 18.30 Rientro in albergo. Cena in un ristorante selezionata. Pernottamento in Hotel
GIOVEDI’ 19 MAGGIO
ORE 8.30 Dopo la prima colazione visita guidata del Museo Egizio, il più importante museo al mondo dopo quello del Cairo interamente dedicato alla civiltà nilotica. La ricerca e l’internazionalizzazione sono gli ambiti in cui il Museo Egizio continua ad investire per proseguire il cammino di crescita e di affermazione: una scelta che non si rivolge solo alla comunità scientifica, ma a tutti coloro che riconoscono nel dinamismo dell’istituzione la capacità di aprirsi a un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo. Il confronto, l’approfondimento scientifico e la diffusione del patrimonio culturale sono alla base del Museo Egizio, che pone quotidianamente la ricerca al centro della propria attività. Per fare ciò, fondamentale è la collaborazione con musei e istituzioni culturali del mondo intero.
ORE 12 Trasferimento a Pollone (85 km) per la visita guidata del Parco della Burcina
ORE 13.30 Pausa per una seconda colazione inclusa .
ORE 15 Visita guidata del parco. L’amore per la natura, una notevole conoscenza della flora esotica, una grande passione per il giardinaggio furono i presupposti, che spinsero verso la metà del 1800 Giovanni Piacenza, industriale laniero di Pollone, ad acquistare il colle Burcina e a trasformarlo in un parco seguendo gli indirizzi del giardino paesaggistico nato in Inghilterra nel 1700. Egli mise a dimora le prime piante nella parte bassa del colle, tra cui le ormai gigantesche sequoie poste davanti al laghetto (1848) e costruì le prime infrastrutture. (laghetti, sentieri, strade). Il figlio Felice continuò per più di cinquanta anni, con tanta esperienza ed entusiasmo, l’opera paterna: realizzò la conca dei rododendri, continuò il tracciamento di strade e sentieri, piantò tantissime specie esotiche, seguendo un progetto estremamente informale per soddisfare soprattutto esigenze paesaggistiche ed estetiche.
ORE 18 Trasferimento a Sandigliano (Pollone- Biella 12 km.) e sistemazione presso il Relais Santo Stefano**** Cena e pernottamento in Hotel.
VENERDI’ 20 MAGGIO (Biella-Oasi Zegna 28 km.; Oasi Zegna- Sacro Monte di Varallo 34 km.; Sacro Monte di Varallo-Vicenza 312 km.)
ORE 8.30 Dopo la prima colazione in hotel partenza per la visita dell’oasi Zegna e della conca dei rododendri.
L’oasi è attraversata dalla Strada Panoramica Zegna che l’imprenditore Ermenegildo Zegna, profondamente legato alla sua terra, realizzò per portare sviluppo economico alla montagna e alla sua gente. Egli, dedito al lavoro, ma anche sensibile alla bellezza della natura, a Trivero, suo paese natale e oggi porta d’ingresso all’Oasi Zegna, prima costruì nel 1910 l’omonimo lanificio, ancora operativo, poi, a partire dagli anni ’30 realizzò nelle aree circostanti un imponente piano di rimboschimento delle pendici brulle delle montagne con mezzo milione di conifere e molte centinaia di rododendri e ortensie, creando così un meraviglioso paesaggio alpino. Il progetto oasi Zegna, messo a punto dai suoi eredi, nasce nel 1993 come naturale sviluppo del “pensiero verde” dell’imprenditore biellese, quale primo esempio italiano di mecenatismo ambientale e laboratorio all’aria aperta, che valorizza la relazione tra uomo, natura e cultura della montagna.
0RE 12 Trasferimento al Sacro Monte di Varallo e tempo a disposizione per una seconda colazione libera.
ORE 14 Visita guidata con il prof. Giovanni Carlo Federico Villa del Sacro Monte di Varallo. Il complesso monumentale del Sacro Monte sorge a 608 metri, su un’altura rocciosa che domina Varallo e offre scorci molto suggestivi non solo della città, ma anche dell’intera Valsesia. E il più antico dei sacri monti italiani, nato nel 1491 per iniziativa del Beato Bernardino Caimi, che, di ritorno da un viaggio in Palestina, pensò di riprodurre a Varallo quei luoghi e rievocare la Vita e la Passione di Cristo. Al progetto settanta anni più tardi si interessò anche S. Carlo Borromeo che diede nuovo impulso all’opera e la denominò “Nuova Gerusalemme” a beneficio dei fedeli che non potevano recarsi in Terra Santa allora sotto il dominio dei Turchi. Il complesso degli edifici, una cinquantina, è stato costruito nel corso di un paio di secoli. Ogni cappella rappresenta con affreschi (circa 4000 figure) e con gruppi di statue (circa 400) scene della vita di Gesù e Maria e della passione. Fra gli artisti più importanti che hanno lavorato a Varallo c’è Gaudenzio Ferrari: sua è la grandiosa cappella della Crocifissione.