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CONFERENZA

Primo incontro del ciclo di conferenze sui viali alberati

“I viali alberati nei paesaggi storici e contemporanei” – Francesca Mazzino, docente di Architettura del paesaggio, Università di Genova.  

 

I VIALI ALBERATI

Origine, storia, manutenzione, tutela, proposte.

“Se gli uomini moderni sono abituati a vedere gli alberi in città, essi devono sempre ricordare che … gli alberi sono fatti per vivere nelle foreste, non lungo le strade, però la loro presenza nelle città contribuisce in grande misura alla bellezza, alla salubrità e alla possibilità di vivere nel mondo urbano” Ira Bruce Nadel, Cornelia Hahn Oberlander, 1987

 

Gli antichi Romani tenevano in grande considerazione gli alberi lungo i bordi delle strade per l’ombra che rendeva più confortevoli gli spostamenti e per la visibilità a grande distanza che segnalava il tracciato. Un filare di platani era presente nel Portico di Pompeo, il più antico spazio pubblico alberato di Roma, già nel 55 a.C.

Nel XVII diverse tipologie di strade alberate iniziarono a diffondersi in Francia. Dezzailler d’Argenville, ideatore dei giardini di Luigi XIV, raccomandava particolare attenzione nella scelta e nella piantagione degli alberi lungo i percorsi sottolineando che errori nella progettazione e nella manutenzione producono gravi danni agli alberi.

Durante la Rivoluzione Industriale gli effetti dell’urbanesimo influirono pesantemente sulla qualità della vita delle popolazioni che dalle campagne si erano riversate nelle città in espansione. A Londra, Vienna e Parigi la realizzazione di parchi e viali alberati fu attuata per migliorare le condizioni igieniche, ridurre l’inquinamento urbano e abbellire gli spazi pubblici. Dal 1854 il Service des promenades et embellissements di Parigi contribuì al rinnovamento urbanistico attuando un grande piano del verde nel quale i viali alberati connotavano il nuovo sistema viario urbano.

I viali alberati parigini furono imitati in tutta l’Europa. A Genova i piani urbanistici dell’architetto Carlo Barabino prevedevano l’inserimento di viali alberati nel progetto della passeggiata dell’Acquasola del 1821 e, tra il 1865 e il 1880, nella realizzazione della Circonvallazione a Monte.

Il valore delle alberature è stato recentemente riconosciuto dalla L. n. 10 del 14 gennaio 2013 che prevede la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale e il loro censimento nei territori comunali.

Nel ciclo di conferenze i viali alberati saranno considerati sotto il profilo paesaggistico nelle componenti ecologiche e culturali che connotano la peculiarità dei luoghi, artistico in considerazione dell’interesse manifestato dalla produzione pittorica nel corso del tempo, biologico e ambientale per le preziose funzioni di miglioramento della qualità di vita dei contesti urbani.

La conservazione del patrimonio arboreo urbano richiede, da un lato, il riconoscimento condiviso del valore dei viali alberati quali parti integranti del sistema del verde urbano, dall’altro la consapevolezza che gli alberi devono essere adeguatamente mantenuti e sostituiti

con operazioni che tengano conto degli aspetti agronomici, botanici, paesaggistici e delle esigenze ed aspettative dei cittadini.

La conservazione implica anche che, attraverso piani di manutenzione e di rinnovamento delle alberature, il patrimonio arboreo sia trasmesso alle future generazioni evitando le modificazioni dell’ambiente fisico dannose per l’equilibrio ecologico.

I contributi dei relatori saranno rivolti ad accrescere la conoscenza, divulgare i risultati della ricerca scientifica e presentare buone pratiche di gestione.

Data Inizio : 22/01/2018 Orario : ore 17:00 indirizzo : Genova - Circolo Artistico Tunnel - Via Garibaldi 6 Telefono :